Quel bar a due passi da Botteghe Oscure in cui si è fatta la storia del comunismo italiano



Un libro racconta la storia di un locale unico. E la prefazione la firma Massimo D’Alema

Un libro per raccontare la storia di un locale: non uno qualsiasi, ma quello che si trovava a due passi da Botteghe Oscure, ovvero la storica sede romana del Partito Comunista Italiano. Non a caso per “C’era una volta il bar di Vezio” di Maria Arcidiacono e pubblicato da Iacobelli editore, in libreria dal prossimo 28 luglio, la prefazione è stata firmata da Massimo D’Alema, che era legato a Vezio Bagazzini da sincera amicizia, quella dei “compagni” di una volta.

L’autrice, che sposò il titolare del bar, ha raccolto i contributi di Walter Veltroni, Carmen Llera Moravia, oltre ad una storica conversazione con Pino Strabioli, tutti frequentatori di quell’indimenticabile spazio in via de’ Delfini.

Ma c’è chi lo ricorda arbitro di calcio con in campo un giocatore come Enrico Berlinguer. Poi il fortissimo legame con un sindaco popolare come Luigi Petroselli. E nel mondo del cinema tanti anni fa alcuni frequentavano quel bar per incontrare l’attrice Ursula Andress.

Fonte : l’Espresso